L’introduzione
“When we engage in conversation and negotiate meaning with other people, there are aspects of conflict, competition, and cooperation involved. Conversation is often likened to a game in that it has rules that can be followed, created, negotiated, or broken, and there may be winners and losers whether we acknowledge it or not”
Jonathon Reinhardt, Gameful Second and Foreign Language Teaching and Learning
Per questo progetto, ho creato un gioco che si chiama Ben Detto, che è un adattamento del gioco Catchphrase per renderlo più efficace ed appropriato per l’apprendimento dell’italiano. L’obiettivo del gioco è descrivere e comunicare un’idea effettivamente il più rapidamente possibile. La sfida, però, è che si deve descrivere il proprio indizio assegnato (che può essere una parola o frase) senza dirlo fino a che gli altri giocatori possano indovinarlo o fino al suono del timer che termina il turno. Usando la terminologia di Sharon Boller dal suo libro, Play to Learn, le dinamiche di base o “core dynamics” di questo gioco sono “la soluzione,” dato che ognuno deve trovare un modo di superare le restrizioni delle parole, e “la corsa contro il tempo,” dato che ogni turno è limitato alla durata del timer. Penso che queste dinamiche siano coinvolgenti per i giocatori perché c’è un sentimento forte di soddisfazione e raggiungimento mentale dopo che si risolve o si trova una soluzione a qualsiasi difficolta, che è solo rinforzato quando lo si realizza in un modo efficace e veloce nonostante la pressione del tempo.
Per modificare questo gioco, ho aggiunto due versioni nuove alle regole originali per creare tre modi o livelli di giocare. Nella versione originale del gioco, ci si divide in due gruppi, una persona di un gruppo fa partire il timer e prende una carta per scoprire la sua parola o frase assegnata, poi deve descriverla senza dirla o dar un indizio come la prima lettera o i numeri di sillabe. Quando un membro della propria squadra indovina la parola, una persona dall’altro gruppo deve fare lo stesso, eccetera eccetera fino al suono del timer e la fine del turno. E quindi il gruppo che stava ancora dando l’indizio alla fine perde il turno e l’altro gruppo riceve un punto. La squadra che è la prima a ricevere sette punti vince. Con questa premessa, ho creato una versione più collaborativa e aperta in cui ci si attiene alle regole originali ma non ci si divide in squadre e invece si gioca tutti insieme e quindi non c’è un numero di punti determinato che si deve raggiungere per vincere. Inoltre, ho creato una versione più complessiva e laboriosa in cui ci si attiene alle regole originali ma si aggiunge qualche sfida o handicap differente ogni turno, come un limite per il numero di parole che si può usare o una parte del discorso che non si può usare. Penso che queste versioni aggiuntive siano utili perché includono una gamma più amplia di stili di gioco e apprendimento di cui Jonathon Reinhardt ha parlato e che ha messo in relazione nel suo libro, Gameful Second and Foreign Language Teaching and Learning. Inoltre, volevo avere delle opzioni sia competitive che collaborative perché entrambi gli elementi sono efficaci per creare impegno nei giocatori, dato che si fa affidamento sui compagni di squadra e viceversa quindi tutti sono coinvolti in qualsiasi momento. Infine, il meccanismo di avere diversi livelli è vantaggioso perché si può adattare il gioco per la situazione, considerando non solo gli stili di gioco e apprendimento delle persone, ma anche la quantità di persone, il tempo disponibile, e l’esperienza dei giocatori/studenti per mantenere un sentimento di ‘replayability’ e progresso linguistico.
Per concludere, voglio focalizzarmi sull’obiettivo educativo di questo gioco e quali caratteristiche favoriscono l’apprendimento d’italiano. Secondo me, ci sono due obiettivi educativi: il primo è di riconoscere e familiarizzarsi con diverse parole e frasi oppure con un vocabolario più specifico e tematico mentre il secondo è di migliorare l’abilità di formulare una definizione nella lingua, cioè circonlocuzione, che è cruciale per imparare e comunicare in una lingua straniera. E questo è perché, in fin dei conti, la comunicazione ha molte cose in comune con i giochi, il che è confermato da Jonathon Reinhardt quando dice che, “when we engage in conversation and negotiate meaning with other people, there are aspects of conflict, competition and cooperation involved. Conversation is often likened to a game in that it has rules that can be followed, created, negotiated, or broken, and there may be winners and losers whether we acknowledge it or not (Gameful Second and Foreign Language Teaching and Learning 56).
Le regole
Partecipanti: 4 o più giocatori
Età: da 8 anni in su
Durata: 30 minuti circa
Contenuto:
- Dodici (12) mazzi di carte di Piazza
- Nove (9) mazzi di carte di categorie generali
- Un (1) mazzo di carte di sfida
- Un (1) timer elettronico o digitale
Lo scopo:
Presto! Prova a descrivere la parola o frase nel lettore di dischi alla tua squadra. L’unico trucco è di non dire la parola esatta! Fa’ gesti, da’ indizi, fa’ tutto il necessario per continuare a parlare e passare il lettore. Ma non farti beccare con il lettore in mano quando il tempo è finito, o l’altra squadra segnerà un punto.
Svolgimento del gioco:
- Dividersi in due gruppi uguali. Decidere quale gruppo e quale membro del gruppo comincia.
- [Questa persona deve] prendere una carta dal mazzo della categoria scelta per rivelare la sua parola mentre l’altro gruppo fa partire il timer.
- Guardare la propria parola o frase assegnata e cominciare a descriverla e dare indizi al proprio gruppo fino a che un membro la indovina.
Che tipo di descrizione si può fare?
Si PUÒ:
- Fare qualsiasi gesto fisico
- Dare suggerimenti verbali eccetto i tipi sotto…
NON si può:
- Dire qualsiasi parte della propria parola o frase
- Dare la prima lettera di qualsiasi parola
- Dire parole che fanno rima con la risposta
***Se si sbaglia, l’altro gruppo vince automaticamente il turno
- Quando un membro della propria squadra indovina la parola, un membro dell’altra squadra prende la prossima carta dal mazzo.
- Continuare a dare indizi e cambiare la persona del gruppo che deve descrivere la parola quando le parole sono indovinate, fino al suono del timer che termina il turno.
- Il gruppo che stava ancora dando l’indizio alla fine perde il turno e l’altro gruppo riceve un punto. Il gruppo perdente comincia il turno successivo.
- La squadra che è la prima a ricevere sette punti vince il gioco.
Varianti
1) Gioco libero / collaborativo:
Con questa versione semplificata si usano le regole originali, ma non ci si divide in squadre e invece si gioca tutti insieme. Non c’è un numero di punti determinato che si deve raggiungere per vincere.
2) Gioco avanzato:
Con questa versione più complessa si usano le regole originali, ma a ogni turno si deve prendere una carta dal mazzo che ha una sfida extra per tutti i giocatori. Come le altre limitazioni per dare indizi, se si sbaglia, l’altro gruppo vince automaticamente il turno. La squadra che è la prima a ricevere sette punti vince il gioco.
La spiegazione di video
Se questo video non funziona, si può anche usare questo link per guardarlo:
https://www.powtoon.com/c/elmiicuHzky/1/m
I materiali
Le carte di Piazza:
Le carte di categorie generali:
Le carte di sfida:
Il timer: